Come aumentare le vendite online

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Ormai è chiaro che escludere il digitale dalla propria strategia di Business è completamente fallimentare.

Proprio per questo ho sentito il forte impulso di dare un seguito all’articolo “Come aumentare le vendite”.

Ora vediamo come puoi vendere online.

La maggioranza degli articoli online parlano di SEO, di Email Marketing, di E-Commerce e cosi via, e per carità,  non è sbagliato.

Ma con questo articolo vogliamo darti una visione più comprensibile e imprenditoriale, anche a beneficio di tutti coloro che non praticano quotidianamente concetti del mondo digital.

Il commercio online fa per te?

Primo distinguo doveroso da fare è: vendi servizi o vendi prodotti

Per alcuni servizi, per loro natura, come quello sanitario, non possiamo parlare di E-Commerce. Quindi la tua presenza online deve essere congrua al servizio che offri. 

Però in determinati casi, senza ammazzare il brand, potresti decidere di convertire i tuoi servizi in “pacchetti” vendibili su un e-commerce.

Ad esempio, potresti decidere di vendere delle consulenze, oppure creare dei corsi di formazione o in ultima analisi, vendere il tuo servizio in abbonamento.

Chiaramente devi stare attento al tipo di servizio e al messaggio che vuoi trasmettere. 

Alert importante! Se lavori nell’ambito sanitario, potrebbe non essere apprezzato in termini di autorità il creare dei pacchetti.

Per intenderci se vai da uno psicologo o un nutrizionista difficilmente accetteresti un pacchetto di 5 sedute a un certo prezzo conveniente. Sono certo che non ti sembrerebbe molto professionale. Penseresti che è un professionista all’inizio e che vuole fare esperienza. Quindi non farlo!

Quando NON aprire un E-Commerce?

Non al fine di scoraggiarti ma voglio essere sincero. 

Ci sono casi in cui dovresti desistere dall’allettante idea di aprire un E-Commerce.

So che stai già immaginando le decine di notifiche che ti arrivano sul cellulare di ordini presi senza che tu faccia nulla, mentre te ne stai su una sdraio alle Hawaii (come già sai, i social possono dare idee tutt’altro che vere). La realtà sa essere molto crudele.

Fuori dall’immaginazione! 

Valutiamo quindi il tuo “qui e adesso” e parto dicendoti in breve in quali condizioni è meglio  abbandonare l’idea di aprire un E-Commerce, oppure al massimo, rimandare.

  • Non hai un budget per aprire un ecommerce (senza soldi non si fa niente di concreto, fidati)
  • Non hai già acquisito le competenze per gestirlo, o non hai voglia di investirci del tempo per apprendere (per questo tipo di apprendimento ti serve voglia, desiderio.. se non ci sono in partenza, lascia perdere) 
  • Non hai il tempo di seguire l’andamento anche di questa nuova attività (e sì, per almeno i primi 3 mesi l’e-commerce richiede tempo e sforzi collaudati per raggiungere risultati scalabili)
  • Hai la netta sensazione che il mercato in cui vuoi aprirti sembra essere saturo (e molto probabilmente è proprio così).

Quando aprire un E-Commerce?

La stragrande maggioranza dei casi, si sposa con la vendita di prodotti, e di alcuni servizi, tramite una piattaforma di e-commerce, come un terapista che oltre ai suoi servizi può vendere anche degli integratori naturali.

Alla luce di questo piccolo chiarimento, e se hai superato il test di prima, perchè dovresti aprire un e-commerce? Con quali obiettivi ha senso aprirlo?

  • Raggiungere un pubblico più ampio rispetto alla tua città o la tua provincia o regione; 
  • Ridurre i costi di gestione. Se riesci a favorire o spostare gli acquisti online, abbatterai anche totalmente i costi di un negozio fisico con tutte le spese ecc.
  • Puoi essere sempre aperto, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Con le automazioni puoi non solo processare gli ordini senza dover accendere il PC, ma inoltre potrai anche interagire attraverso i ChatBot e l’intelligenza artificiale con i tuoi utenti (hai presente il “comodissimo” Toby della Vodafone? Ecco qualcosa di più simpatico..)
  • Tracciare vendite e preferenze diventa molto più facile quando hai tutti i dati online in forma tabellare
  • Sulla base dei dati raccolti (che valgono oro) potrai ancora offrire sconti, farti pubblicità gratuita e ampliando la tua clientela!

Non è importante che tu abbia un ecommerce o un sito classico, comincia a correre con la SEO!

Ti spiego in parole poverissime cosa significa SEO: come farsi trovare su Google!

Per poter piacere a Google (parliamo di Google per semplificare, anche se  esistono diversi motori di ricerca), il tuo sito dovrà essere educato e quindi rispettare alcune regole.

L’algoritmo di Google indicizza i siti ed è in continuo aggiornamento e persino   professionisti del settore a volte faticano a stargli dietro. Ma ti voglio aiutare a capire meglio. 

Ti propongo un esercizio facile facile che ti aiuti a comprendere  il meraviglioso mondo della SEO.

Due chiacchiere con Google!

Esercizio: pensati Google!

Google, cosa vuoi?

  • voglio che i miei utenti si possano sentire pienamente soddisfatti delle mie ricerche proposte

Google, come è il tuo lavoro? Voglio capire come lavori.

  • tra i primi risultati della ricerca metto solo siti e e-commerce che contengano informazioni utili e che abbiano le parole che l’utente ha appena digitato. I siti che il mio algoritmo sceglie devono essere fruibili e comprensibili.

Google, da cosa capisci se un sito è da prima pagina? 

  • Gli utenti trascorrono parecchi secondi sulle pagine di loro interesse, li vedo cliccare vari pulsanti, passano da una pagina all’altra. Si soffermano a leggere ciò che maggiormente gli attira e io prendo nota ovviamente.
  • Dò molto valore ai link che portano ad un determinato sito. Questa si chiama fama. La fama viene ripagata da me, con posizioni. Solo se è fatto sinceramente. Il mio algoritmo si accorge quando i link ad un sito sono artefatti. Ci metto poco a penalizzare.

Google, come ti accorgi se un sito vale la prima pagina e quando no?

  • potrei darti altre risposte ma uno degli incubi per i programmatori è creare siti veloci, molto veloci. Ho capito che nessuno ormai aspetta più di 3 secondi per caricare una pagina, quindi se una pagina si carica in più tempo.. è fuori dai miei standard quindi non la metto tra i primi risultati! Lavoro volentieri solo con siti veloci.

Pubblicità sui Social Media, scommettiamo che ti convinco a farla?

I social sono potentissimi perché ci rubano l’attenzione di continuo.

Se sei tra gli irriducibili del “NO ai social perché sono del demonio” sappi che la netta maggioranza dei tuoi clienti e potenziali tali, ne usano almeno uno o due, se non di più.

Ecco, ora hai capito perché a che ti serve esserci anche te.

Sai cosa sono “2 ore e 27 minuti”?

Questo è il tempo che un Italiano trascorre in media sui Social, adesso mi riferisco per lo più a Facebook e Instagram.

Se tu fossi quell’italiano medio, vorrebbe dire che:

  • se usi Facebook hai visto 262 messaggi pubblicitari
  • se usi Instagram hai visto 162 messaggi pubblicitari

Quasi due messaggi pubblicitari al minuto! Se non di più per chi scrolla tanto.

Ma come puoi coinvolgere sui Social? Scriveremo un articolo ad hoc su questo.

Email Marketing a prova di Spam

Quante email hai già cancellato oggi sapendo che era pubblicità? 

Se eri sulla posta aziendale con un filtro anti spam serio e usi quella casella e-mail solo per motivi di lavoro, probabilmente poche.

Ma che dire della tua posta personale? 

L’email con cui ti sei registrato su Facebook, se lo hai. 

Ecco anche nel mondo dell’Email Marketing ci sono diverse logiche da applicare per poter convertire contatti in clienti. 

Ad esempio, alcune aziende decidono di fare solo upselling / cross selling (vendere altro a coloro che hanno già comprato). In questa maniera non cestineranno l’email di un’azienda da cui hanno già comprato.

Ma che dire dell’acquisizione di nuovi contatti? Ci sono dei trucchi:

  • un soggetto che spinge al click
  • un destinatario email che non sia nella black list
  • una frequenza di email non troppo elevata per essere respinto, né troppo bassa da essere dimenticato

Inoltre, l’email marketing ti serve per offrire un prodotto o un servizio, al 100% personalizzato sulle esigenze del cliente.

In conclusione

Abbiamo solamente spolverato queste informazioni. Ci sarebbe ancora molto da dire, e lo faremo.

Ti lascio con questo esercizio:

Pensa al tuo prodotto o servizio.

Lo puoi vendere online?

Lo puoi vendere con dei sistemi di vendita automatici? Forse con un ecommerce? 

Oppure ti basterebbe un sito dove i clienti possono atterrare per poi contattarti?

Se hai già un sito, chiediti:

Il tuo sito è veloce? 

Sicuro?

Risponde alle esigenze di chi lo visita? 

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